Eccoci di nuovo ad un anno di terapia che potenzialmente può cambiarci la vita.
Il senso di tutta l’iniziativa dei gruppi è proprio questo: che ci sia una profondità diversa, una determinazione più incisiva, un’atmosfera di reale cambiamento.
Io nei gruppi l’ho visto succedere spesso ed è una sensazione emozionante, di compimento di un’impresa vitale anelata per anni.
Tanto più che tutti i cambiamenti che mese dopo mese vediamo accadere sono accompagnati dal sostegno, comprensione e consapevolezza del gruppo ed avvengono quindi con la percezione di naturalezza da parte di tutti, di nuova facilità, che i partecipanti avevano quasi perso le speranze potesse ancora verificarsi.
Ecco perché consiglio spesso un’esperienza di questo genere: perché cambiare ovviamente non è facile e occorre creare l’humus adatto e gli stimoli giusti per ottenere di essere finalmente se stessi.
E non serve essere predisposti alle attività di gruppo. A volte le persone non si sentono di poter affrontare serenamente un cammino di questo tipo. Ciò proprio perché lavorare in questo modo su di sé è potente e trasformativo.
Per questo si dice che ad un gruppo di terapia occorre partecipare soprattutto se sentiamo che non ce la sentiamo.
E’ lo specchio e la risonanza della nostra partecipazione alla vita, quindi è normale che -se viviamo da tempo problemi che si ripetono- ci possa mettere in apprensione un’esperienza così intensa e per lo più insieme a sconosciuti. Ma se si supera una remora di questo tipo, quel che otteniamo in cambio è una specie di ascesa diretta verso lo star bene che vale proprio la pena ed è difficile ottenere in altro modo.
Quindi è un’esperienza riservata a coloro che vogliono dare un taglio alle remore e hanno compreso sulla propria pelle che è ora di rompere gli indugi.
In più, l’atmosfera è molto più giocosa e sdrammatizzante di ciò che ci si aspetta. Si ha un’immagine stereotipata dei gruppi di terapia che è pesante e densissima. Mentre invece, grazie anche al fatto che questa è una terapia corporea, bioenergetica, l’esperienza è molto più varia e coinvolgente.
In questo senso, aiuta molto la tematicità degli incontri, che non sono “solo di terapia”, ma recano un titolo, un contenuto, un punto di vista, contenenti una serie di esperienze che poi ci portiamo a casa e possiamo utilizzare nella nostra realtà quotidiana.
Quindi non è un cammino al buio, affidandoci ad un gruppo di sconosciuti. E’ tutt’altro.
E’ trovare finalmente se stessi e permettersi di realizzare tutto il proprio potenziale.
Un Anno Potenziale – Per consultare e stampare la locandina completa con tutte le info
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Il Programma 2016
1) 23-24 Gennaio La Ferita è Un Dono
2) 20-21 Febbraio Mito, Tragedia e Commedia della Nostra Vita
3) 19.20 Marzo Bioenergetica e Denaro
4) 16-17 Aprile Autostima e Sintonizzazione con “L’Altro”
5) 21-22 Maggio Le Persone Non Cambiano?
6) 18-19 Giugno Bioenergetica e Lavoro
Per approfondire che cosa realmente si fa nei gruppi di terapia bioenergetica
Condizioni, costi e organizzazione
Come ci sta succedendo per fortuna da diversi anni, anche in questa occasione abbiamo trovato una location che ci permette di offrire un’esperienza ancor più completa -di vivere, dormire e nutrirci tutti insieme in un posto magnifico- ad un costo che equivale ad un terzo del prezzo normale a cui vengono offerte iniziative di questo genere. Quindi ottenere molto di più spendendo molto di meno. E questo è un risultato che sentiamo tutti come un dono.
Il costo di ogni workshop è di 130 euro, tutto compreso, inclusi appunto attività bioenergetica, pernottamenti, uso cucina. Dobbiamo solo portare qualcosa da condividere ogni volta, o cucinato da noi o da consumare in loco.
La struttura prescelta è l’Erba Matta a Torrazza Coste, PV, a poco più di 1 ora da Milano.
Per info e iscrizioni: marco.digiovanni@analisibioenergetica.com