Che cos’è l’auto-regolazione?
Al termine di una sessione di Bioenergetica, stavo rispondendo alla domanda “che cos’è l’autoregolazione”, quando mi sono accorto che la mia voce era forzata e che ciò era legato al diaframma e alla tensione nella parte alta.
Allora, rilassando il corpo e la voce, ho risposto con altra atmosfera, stato d’animo, efficacia, proprio con quell’esempio:
“ecco, sentite come la mia voce è diversa da un attimo fa?
Stagione, dopo stagione, s’impara:
Tensioni. A sentire presto le tensioni corporee
- Emozioni. A collegarle agli stati d’animo
- Ascolto. ad ascoltarsi come attraverso un principio autoregolatore, il corpo appunto
- Preoccupazioni. E ad agire immediatamente su preoccupazioni e ansie allorché insorgono
- Struttura. Permettendoci di sentirci più strutturati senza più passare lunghi periodi a sapere che cosa stessimo provando
- Psicosomatica. E alla fine riducendo drasticamente i tempi e gli spazi alle prese con i sintomi psicosomatici e le confusioni su ciò che ci capita.
Questi sono soltanto i primi principi dell’autoregolazione. (La Bioenergetica)
La constatazione è che sono proprio quelli che tutti cercano nella vita, dallo Yoga alla palestra, senza trovarli davvero.
E questo mi ha illuminato.
La bellezza di tale processo è che si percepisce fin dalla prima occasione di pratica degli esercizi bioenergetici.
Entro 1 mese si affina il processo e si iniziano a percepire altri principi, vere e proprie leggi dell’auto regolazione:
7. Evoluzioni. le parabole evolutive o involutive della nostre abitudini. E il senso del benessere ricomincia finalmente dal basso.
Ad esempio: “oggi, anche se non ho dormito, non ho reagito come al solito in modo irritato. E ciò mi ha permesso di non rovinarmi la giornata, anzi, di regolare bene le forze e valutare cosa permettermi e cosa no. Di solito invece mi lascio travolgere. Me lo devo ricordare”.
8. Espressione. Si indovinano i momenti in cui tacere o esprimersi, proprio perché il principio dello sforzo e della mancanza di risonanza e di accordo tra le parti interne ci fa fermare istantaneamente
9. Circoli Viziosi. S’intravvedono sin dall’inizio, poi si riconoscono al volo e infine s’interrompono i circoli viziosi:
“quando mi facevano così tanto arrabbiare…esageravo, passavo dalla parte del torto, cosicché finivo con il mangiare o bere o fumare troppo, e il giorno dopo stavo talmente male da rovinarmi tutta la settimana seguente. Oggi mi chiedo addirittura perché me la prendevo così tanto per una sciocchezza”.
10. Affidarsi. Consolidano l’abitudine di affidarsi a ciò che sente il corpo, e a sentire di potere di nuovo incanalare automaticamente le energie in una attività, in una nuova idea o in una relazione.
11. Sicurezza. Rendono piu sicuri. Quando siamo più sicuri, lo siamo nel corpo. E la pratica degli esercizi ce lo fa realizzare con molto piacere e leggerezza:
“ah, sai che m’è successo? Ho saputo cosa scegliere e che cosa mi piace e perché! Per me è inedito! Ho sentito una apertura nel corpo e non ho avuto dubbi! Una volta mi sarei scervellato, prima di prendere una decisione, comunque incompleta, presunta, e insoddisfacente!”.
12. Consapevolezza. Ci fanno assumere la cosapevolezza che è ciascuno di noi a produrre le proprie energie, caricarle e mantenerle, o abdicare e scegliere di depauperarle, attraverso una sorta di radar che ci fa stare sempre più in situazioni in cui l’energia aumenta ed evitare azioni e persone che ce la riducono.
13. Energia. Scoprendo ala fine uno dei principi più importanti dell’energia:
L’Energia c’è o non c’è.
Non è vero il modello del consumo. È vero che per ciascuno di noi, alcuni stati d’animo, situazioni e relazioni, la fanno crescere ed altri la fanno diminuire.
E questo può rivoluzionare l’intera esistenza.
Le fondamenta della vita “dal basso”
E proprio così: i principi dell’autoregolazione bioenergetica costruiscono le fondamenta della vita “dal basso”, dal momento dopo momento, dalle sensazioni corporee e dalle emozioni ad essa collegate.
E quando lo realizzo mi rendo conto che era proprio ciò che stavo cercando e non trovavo mai.
Sono questi principi che costruiscono il sistema rivoluzionario che può realmente cambiarmi dentro per indirizzarmi fuori.
E tutto è più profondo e leggero insieme.
Riepilogo: I Principi dell’Autoregolazione Bioenergetica
1. La pratica degli esercizi induce a sentire presto le tensioni corporee
2. A collegarle agli stati d’animo
3. Ad ascoltarsi come attraverso un principio autoregolatore, il corpo appunto
4. Ad agire immediatamente su preoccupazioni e ansie allorché insorgono
5. Permettendoci di sentirci più strutturati senza più passare lunghi periodi a sapere che cosa stessimo provando
6. E alla fine riducendo drasticamente i tempi e gli spazi alle prese con i sintomi psicosomatici e le confusioni su ciò che ci capita.
7. La pratica degli esercizi evidenzia le parabole evolutive o involutive della nostre abitudini.
8. Ci fa indovinare i momenti in cui tacere o esprimersi
9. S’intravvedono sin dall’inizio, poi si riconoscono al volo e infine s’interrompono i circoli viziosi
10. Si Consolida l’abitudine di affidarsi a ciò che sente il corpo,
11. Si scopre che gli esercizi ci rendono piu sicuri. Quando siamo più sicuri, lo siamo nel corpo.
12. E’ ciascuno di noi a produrre le proprie energie.
13. Scoprendo alla fine uno dei principi più importanti dell’energia:
L’Energia c’è o non c’è.
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